giovedì 1 settembre 2011

CEDESI FARMACIA A "PARAFARMACISTI" PER 300.000 euro!!


LE INDISCREZIONI

Finanziaria, torna l'ipotesi quarto condono

Da accompagnare al pacchetto anti evasione da 2 miliardi.
Non se ne è discusso in Consiglio dei ministri:  al vertice, durato solo 15 minuti, assente il ministro Giulio Tremonti, non è stata affrontata la spinosa questione della manovra bis, ma lo snellimento del processo civile. Così, dopo i colpi di scena degli ultimi giorni, continuano a moltiplicarsi scommesse, previsioni e indiscrezioni, su quali norme potrebbero essere inserite all'ultimo nel maxi emendamento atteso il 1 settembre in Senato.
PACCHETTO ANTI-EVASIONE, CON CONDONO. I tecnici del ministero dell'Economia, nella tarda serata del 31 agosto, hanno presentato a Palazzo Chigi  il pacchetto anti-evasione che, hanno calcolato, dovrebbe valere oltre 2 miliardi. La misura comprende il rafforzamento del redditometro, cioè degli strumenti per accertare il tenore di vita reale dei soggetti a rischio evasione, in primo luogo con il potenziamento delle indagini sull'anagrafe dei conti bancari e con accertamenti automatici nei casi sospetti. Con i Comuni chiamati a pubblicare i redditi dei cittadini. Sarebbe previsto, nonostante i dubbi espressi dal premier Silvio Berlusconi, anche l'inasprimento delle pene per gli evasori, fino al carcere. Ma, tra le fila della maggioranza, è spuntata l'idea di accompagnare il pacchetto con un nuovo condono, il quarto, questa volta chiamato 'concordato', che potrebbe portare nelle casse statali ben 4 miliardi.
SOTTO IL CONTROLLO UE. Secondo quest'ipotesi, una volta accertato un maggiore imponibile Irpef, l'evasore di turno potrebbe sanare il 'nero' pagando un'imposta forfettaria una tantum. Anche se la commissione Europea, che ha chiesto più volte riforme strutturali, potrebbe esprimere obiezioni o addirittura il veto sulla norma.
Tra i punti di valore ci sarebbe un giro di vite sulle società di comodo, con l'aumento del livello minimo oltre il quale scatta l'imposizione fiscale. Per le società in perdita da tre anni è prevista l'assimilazione alle società di comodo, mentre per gli esercizi commerciali con un giro d'affari nettamente superiore a quello indicato dagli scontrini fiscali emessi potrebbe scattare la sospensione della licenza e la pubblicazione del nome sui giornali. Per le cooperative, invece, è stato programmato un rialzo del 10% della tassazione sugli utili accantonati a riserva, ora bloccata al 30%.
VENDITA DI LICENZE ALLE PARAFARMACIE. Archiviata la norma sulle pensioni - «Era un'idea di Sacconi», avrebbe detto il premier, «L'abbiamo stralciata ascoltando i sindacati» -, sia i parlamentari Pdl che l'opposizione hanno presentato emendamenti sulla liberalizzazione delle farmacie, in particolare con norme a favore dei titolari di parafarmacie, che diventerebbero farmacie non convenzionate, in cui è libero il prezzo della vendita dei medicinali,  a eccezione della fascia C, cioè dei  farmaci distribuiti sotto prescrizione.
L'emendamento presentato per il Pdl,  dal senatore Filippo Picone, prevede che per la trasformazione di una para-farmacia in una farmacia non convenzionata debba essere pagata una tassa di concessione una tantum di 300mila euro. Considerato che le parafarmacie italiane sono almrno 3 mila, la vendita delle licenze permetterebbe di recuperare fino a un miliardo di euro.
DISMISSIONE DEGLI IMMOBILI E GIALLO SULL'IVA.  Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, durante una conferenza stampa nella sede della presidenza del consiglio, ha annunciato il ricorso alla dismissione di alcuni immobili del suo dicastero inutilizzati, per reperire risorse che vadano «all'abbattimento debito pubblico». «Personalmente», ha aggiunto La Russa, «io avrei fatto un pensiero all'Iva, alzando l'imposta di un punto o di mezzo punto, ma ci sono menti più esperti della mia che stanno al lavoro».
L'incremento dell'imposta sui consumi di un punto percentuali varrebbe 3,7 miliardi, ma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, vorrebbe rimandare l'intervento al varo della legge delega sulla riforma fiscale, o a fine anno, se fossero necessarie entrate aggiuntive.
 
Giovedì, 01 Settembre 2011
FONTE: http://www.lettera43.it/economia/macro/24775/manovra-pacchetto-anti-evasione-da-2-mld.htm

3 commenti:

  1. ..."Vendita di licenze", ma non hanno capito che l'unica cosa su cui devono puntare sono le liberalizzazioni per iniziare a far crescere il paese e abbassare i prezzi di mercato, così invece si fa solo propaganda e si cerca di raccattare monetine di qua e di la per cercare di colmare un vuoto incolmabile.

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  2. Salve, sono titolare di una parafarmacia, ma se questi pensano che io cacci 300.000 per diventare una farmacia di serie B,poi, in balia delle loro vaccate di leggi, creativi della mutua.I partiti prendono soldi ( NON LO SAPEVATE????? ) ANCHE... dalle associazioni dei RICCHI farmacisti, che hanno un delegato fisso a Roma.Qualunque porcata, pur di non toccare i ricchi amici dei ricchi!!!

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  3. Ciao collega, hai ragione ma soprattutto chi ci assicura che dopo questo versamento, una tantum "volontario", non cada il governo e con il successivo la liberalizzazione della professione avvenga, magari tra un anno?!!

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